La fine del blog?
Carissimi,
non siamo soliti parlare di politica in questo blog. Non l’abbiamo mai fatto per scelta, e non avremmo intenzione di farlo ora. Talvolta però è la politica che viene a cercarti e che alla fine ti tocca. Accade improvvisamente che con essa ti devi misure e confrontare. E accade anche che talvolta essa ti bruci.
Questa è una di quelle volte.
Nulla di veramente grave sia chiaro, ma gli amministratori del blog rendono noto che il 12 ottobre 2007 è stato approvato in Consiglio dei ministri un disegno di legge che porta il nome Levi-Prodi. Questo disegno di legge, in sintesi, equipara i blog dei cittadini alle redazioni stampa imponendo i determinati relativi obblighi.
Nessun cittadino comune, che non abbia nient’altro da fare nella vita, o che non sia un pubblicista di professione, si dedicherebbe a fare queste cose. Stiamo parlando di registrazioni, bolli, autorizzazioni, certificazioni, controlli, etc. etc.
Se il disegno di legge passerà è molto probabile che, come molti altri blog, anche noi dovremo chiudere.
Non si tratta di essere di destra o di sinistra, cari amici. Essere di sopra o di sotto, di un po’-più-in-qua o un po’-più-in-la, di avere simpatie verso i colori chiari o di simpatie verso per i colori scuri, di amare la simbologia partitica vegetale o quella animale. Qui stiamo parlando di uno di quei disegni di legge che sono patrimonio comune condiviso di chiunque occupi un seggio lì su. Si, lì… in quel posto. Quei disegni che, a danno dei diretti interessati, passano nella accettazione ipocrita e perbenista di tutta la classe politica televisiva e salottiera. Sono quei (neanche tanto rari) casi in cui le differenze partitiche sono assolutamente irrilevanti.
C’è un pizzico di amarezza in queste parole. Penso sia chiaro. Quello che ancora non è chiaro è se esse stiano già celebrando un funerale.
Per ora le cose hanno preso questa piega. Vedremo come evolverà la situazione. Nel frattempo se qualcuno ha il piacere di intervenire, è invitato dalla redazione a farlo ora, perché non siamo più in grado di garantire per il prossimo futuro il mantenimento di questo spazio per il nostro gioco, il nostro divertimento, i nostri appuntamenti.
Nel frattempo porremo al buon Fausto, che attualmente risiede negli Stati Uniti d’America, di studiare una soluzione per una eventuale registrazione in un server d'oltre Atlantico. Grazie. Vi terremo aggiornati.
Cordiali saluti
1 commento:
A mio modesto parere, se internet e i blog in genere, fossero rimasti luoghi virtuali di "chiacchiere da bar", molto probabilmente un simile disegno di legge mai lo si sarebbe fatto.
Ma.
Ma evidentemente non è così. Internet ha molto più peso di quanto lo si possa credere.
Qualora anche negli States ci fossero difficoltà, chiedo ad Alberto dal Congo di verificare la possibilità di utilizzare un server locale.
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