11 gennaio 2008

Argentina


Cari aficionados del blog,

ok ok, qualcuno potrebbe aver pensato che sono disperso in Guatemala o Nicaragua o da qualche altra parte... Mea culpa che non ho scritto sul blog per un po' di tempo (e un grazie di cuore a tutti quelli che l'hanno mantenuto vivo!).
Per riassumere quello che ho fatto in questi mesi, cito il mio amico Tomaso: "ho lavorato tanto e ho lavorato poco, ho studiato tanto e ho studiato poco, mi sono divertito tanto e mi sono divertito poco etc etc" (o qualcosa del genere). Per chi non lo sapesse, mi fermo poi a lavorare a NY, e comincio l'11 agosto, data che sento gia' vicina come una spada di Damocle sulla mia testa, visto che so che mi ammazzeranno di lavoro. Per chi avesse voglia di venire a trovarmi (tutti sono invitati), consiglio vivamente di farlo prima (o forse dopo per non avermi tra i piedi, boh).

Comunque, per tornare alle note liete, adesso sono in Argentina, dove e' estate, e piu' precisamente a Bariloche, in Patagonia. Mi fermo da questa parte del mondo per un paio di settimane; la prima l'ho passata a Buenos Aires, insieme ad altri studenti di Columbia, tra cui alcuni locali che ci hanno portati un po' in giro. Faceva un caldo da paura, per cui si viveva soprattutto alla sera. C'e' questo quartiere, Palermo Hollywood, che sembra di essere nelle piazze da noi in primavera, con un sacco di bar e giovani in giro, solo che sara' dieci volte piu' grande del nostro centro, ci sono moltissimi posti per ballare e si sta fuori fino alle 7 della mattina. Dopo questa settimana all'americana - birra, vino, bistecche, barbeque in piscina sul tetto di un palazzo, e rigorosamente nessun museo (per convincere gli altri ad andare a vedere la tomba di Evita al cimitero di Recoleta ho dovuto dir loro che e' tra i ritrovi preferiti delle ragazze argentine) - ho deciso di staccarmi dal gruppone e mi sono messo on the road come al solito. Sono stato prima a Montevideo (Uruguay) da un amico, e ora sono a Bariloche, a circa 1800km e 20h di bus da Buenos Aires, verso il Cile. E' un gran bel posto, circondato da laghi, picchi innevati e tutto (vedi foto), ma sembra di essere in Baviera, con questo ordine e queste casette in stile alpino tutto attorno. Comincio a credere che un po' di nazi si siano trasferiti da queste parti quando le cose da loro si mettevano male, magari provo a chiedere in giro sperando di non beccare qualche parente pazzoide di Eichmann.
Mi fermo qui per un paio di giorni, poi proseguo verso sud nel cuore della Patagonia per arrivare fino ai ghiacciai di el Calafate, attraverso la Ruta 40 (che mi dicono essere famosa).

Saludos

2 commenti:

Nico ha detto...

Eichmann? Non è il batterista di un gruppo pop che non ricordo il nome... ma che ci fa in Argentina?

Anonimo ha detto...

ciao anima in pena! approfitta dell'estate e ricordati di portarmi una bottiglia di aperitivo Gancia (assaggialo, non è niente male)!