24 luglio 2008
21 luglio 2008
Columbia Rafting Team
Eroici! Solo con questo aggettivo si possono definire i sei componenti che hanno affrontato impavidi le impervie rapide del fiume Isonzo a bordo di un gommone da rafting.
Ma andiamo con ordine.
Sabato mattina alle h,7.30, dopo abbondante colazione c/o Celso, il C.R.T. è al gran completo (Stino, Fagio, Mike, Fausto, Nico e Marco o' Direttore) e parte alla volta del confine italiano. Passato il valico inizia una stretta strada di montagna. A questo punto Stino, che è al volante della prima vettura, inforca gli occhiali da sole, apre il finestrino e sputa fuori, mette la seconda, una mano sul freno a mano e come un pazzo pilota da rally percorre il tratto fino a Bovec in 10 minuti secchi. Io e Fausto eravamo prossimi al vomito e gli altri nell'altra macchina non credevano ai loro occhi!
Fatto sta che con questa performace siamo a Bovec (SLO) con 2 ore di anticipo sulla tabella di marcia. Meglio così così ci prepariamo meglio per l'avventura.
Alle h. 13 siamo già equippati per la discesa, facciamo conoscenza con Mariano, la guida del gommone alle 13.30 il gommone parte a gran velocità lungo il fiume.
La prima coppia a poppa sono Stino e Mike a cui compete guidare il canotto nel tratto più facile, poi seguono Fausto e Marco che affrontano tratti poco impegnativi ed infine subentrano i fratelli Abbagnale del fiume Isonzo: Nico e Fagio. Sono momenti stupendi, adrenalina pura! Mariano da gli ordini, Fagio affonda il remo nelle gelide acque, Nico controlla che i vogatori facciano il loro mestiere, il barcone gira, salta, monta su alti scogli, di nuovo scende.... fantastico!
Passato il momento terribile, gli Abbagnale decidono che ora possono lasciare il posto agli altri.
Nel frattempo siamo riusciti a fare il bagno nelle gelide acque del fiume (6-8° C.) e persino un tratto a nuoto con la corrente che ci trascinava a valle!!!
Dalle h. 18 del sabato fino alle h. 14 della domenica non abbiamo più fatto niente.
Nel pomeriggio della domenica facciamo una breve escursione alla volta di una cascata locale. Giungiamo in un posto davvero stupendo. Vi metto la foto che è meglio.
Quello che alcuni di noi hanno fatto qui non è riportabile nel blog. La Google Inc. probabilmente mi bannerebbe il blog, pertanto accontentatevi di sapere che "un gruppo di prestanti e audaci giovanottoni si è potuto conoscere e divertire".
Dopo un'abbondante pranzo/merenda/cena fatto alle 16 partiamo alla volta di Padova.
Salud!
Scritto da Nico alle 09:38 1 commenti
07 luglio 2008
Rifugio Venezia - 1.947m s.l.m.
Salve a tutti!
Dovevamo andare al rifugio Cima d'Asta, tuttavia all'ultimo momento ci sono state una variazioni di programma che hanno modificato meta e gruppo.
Siamo così finiti a Borca di Cadora, vicino a Cortina, in sei: Mike e la Ale, io e la Ede, Il Presidente Sgarbo e la First Lady Roby.
(defezioni dell'ultim'ora Stino che ringrazia il collega e Bernadete)
Il rifugio prescelto è il Venezia, alla base del Monte Pelmo. A memoria ricordavo che si trattava di poco più di una passeggiata. Impegnativa, ma non molto. Non ricordavo, però, che l'avevo fatta per il versante est, cioè per la strada più rapida. Stavolta l'abbiamo presa per il versante ovest.
Così alle 11.20, da casa nostra, a quota 990 m, partiamo alla volta del rifugio.
Con tutto rispetto gli amici della Puglia e dei trapiantati a Milano, presentarsi in montagna indossando jeans lunghi e Prada da barca a vela fa sempre un certo effetto per chi è in gruppo con te. Ad ogni modo si parte e la salita si presenta ostica per tutti fin dall'inizio.
Passata la prima ora passeggiando tra i boschi giungiamo nei pressi di Malga Ciapela, una sorta di rifugio da dove usciva odore di formaggio fuso e salsicce...
Prima di riprendere la marcia prendiamo in prestito un cartello fondamentale per chi passa per i prati per la foto di gruppo.
Entriamo così nella seconda ora di marcia. E cominciano i problemini. All'improvviso il sentiero scompare e ci perdiamo. Un ridere! Passiamo in mezzo a vegetali di ogni ordine e tipo alla ricerca della via, i primi avvoltoi volteggiano sopra di noi, le Prada si sporcano e sale la disperazione.
La strada è sempre più ripida e la Robi e Sgardo restano indietro. Sono le 14.22 ed è l'ultima volta che li vediamo. Restiamo in quattro. Il tempo è nuvoloso e non c'è traccia del rifugio. Un bambino di ritorno coi genitori anzichè dirci quanto manca, ci ride in faccia e ci consiglia di lasciar perdere... è troppo dura.
Non desistiamo e passata la terza ora vediamo il rifugio!!! Le energie ci tornano e facciamo gli ultimi metri correndo, ignorando il freddo e la fame che ci stanno assalendo.
Di lì a poco Mike e la Ale sono i primi a straiarsi nel prato presso il rifugio. Arriviamo anche io e la Ede... che soddisfazione...
A questo punto ci tornano in mente il Presidente e la First Lady. Avevano un'ora e passa di ritardo su di noi. Erano totalmente inesperti di montagna. Un senso di colpa ci assale: che gli sia successo qualcosa? Che si siano persi? Attendiamo oltre un'ora presso il rifugio. Poi, quando li diamo per spacciati e siamo sul lì lì per chiamare il soccorso alpino, sentiamo echeggiare tra i monti: " ... N i i i i i c o o o o o ...."
Ma dai! Vuoi che un milanese della Milano da bere si metta a gridare tra i monti con un rozzo montanaro? Ma no, probabilmente era un suono che ci ha fatto ricordare Sgarbo.
Il ritorno si presenta decisamente più rapido e verso le 20 siamo di ritorno a casa, dove con gran sorpresa vediamo in terrazza la coppia presidenziale più sorridente che mai! Erano tornati con un po' di anticipo, ma erano stati loro a gridare "Nico" dalla parte opposta della valle!
La domenica l'abbiamo passata in assoluto relax e, dopo una passeggiata a Cortina, siamo tornati a Padova. Giusto giusto cinque minuti dopo che era passata la tromba d'aria!
Nico
ps. lungo il cammino ci siamo chiesti: ma Fausto, qualcuno lo ha più sentito?
Scritto da Nico alle 09:00 0 commenti
03 luglio 2008
Weekend in montagna
Visto che il caldo insopportabile di questi giorni non lascia tregua, propongo di andare a cercare un po' di fresco in su per i monti....
Quindi sabato e domenica preparate zaino e panini per una due giorni di camminata con meta il rifugio Brentai di Cima d'Asta dove si mangia la migliore pasta scotta di tutte le montagne venete (però il posto e la compagnia sono impagabili!).
Qui di seguito vi riporto il link del rifugio:
http://www.sat.tn.it/rifugi/brentari.htm
Partenza sabato verso le 8 da Vicenza e Padova e ritorno domenica per cena.
Informazioni tecniche:
Località: Lago di Cima d'Asta (Pieve Tesino - TN)
Altitudine: 2.473 m/s.l.m.
Probabilità di non raggiungere il rifugio: 2% (in caso di fulmini, la probabilità schizza al 70%)
Abbigliamento: maglione e K-way obbligatori. Pedule consigliate. Non ci sono ferrate.
Resta l'incognita meteo. Qui potete vedere l'evoluzione per i prossimi giorni:
http://www.ilmeteo.it/meteo/Pieve+Tesino
Si ringrazia per l'organizzazione Mike.
Nico
Scritto da Nico alle 09:06 1 commenti