24 agosto 2006

Orientation

Avrei un sacco di cose da raccontare ma non abbiamo mai un minuto libero così scrivo velocemente qualcosa adesso senza troppo ordine.
Intanto vi do i miei contatti qui che sono:

419W 119th St Apt 1H
10027 New York, NY
cell +1-xxx-xxx-xxxx

Se volete scrivermi mandarmi qualcosa etc, tutto è benvenuto! Per il cell, penso di poter ricevere a questo numero sms dall'Italia, anche se finora non sono riuscito a mandarne, o meglio ho scoperto che li mandavo e non arrivavano! Cmq uso anche la scheda italiana.

Il mio appartamento è piccolo, mi aspettavo qualcosa di più grande dopo aver visto quello del ragazzo di Roma, ma ho comprato un sacco di cose all'Ikea (divano, letto, scrivania, tavolo, tappeto, libreria, lampade varie etc) e adesso è molto accogliente, anzi proprio bello nel suo genere, a breve vi mando qualche foto. Devo ancora finire di sistemarlo visto che non ho neanche tempo di montare quello che ho comprato, ma finalmente ho un materasso, dopo avere dormito per terra per una settimana, che non è proprio il massimo!
La zona è vicino a Harlem ed è prorio bella perchè molto gotica, il mio palazzo ha una decina di piani ed è a cento metri da Columbia. Io sono al secondo, su un cortile interno di case con mattoni a vista e scale di sicurezza in ferro modello Bronx, e c'è il portiere giorno e notte che non capisci come fa a passare il tempo senza fare nulla e lo saluti all'americana chiedendogli come va e tirando dritto senza neanche sentire la risposta. Risposta che tanto non ti da', perchè ti saluta allo stesso modo mentre beve il suo caffè e non stacca gli occhi dal televisore.

Lunedì ho iniziato quella che chiamano Orientation, una serie di attività preliminari con lo scopo di cementare il gruppo e spiegarci come funziona il tutto, così quando cominciano i corsi si è già a regime e puoi concentrarti solo su quelli. Pensavo fosse solo per gli studenti internazionali e invece è per tutti - a dimostrazione di quanto bene avevo letto il materiale che mi avevano mandato!
In totale siamo in 530 (4 italiani), divisi in 8 cluster che rimarranno così per tutto il primo anno. Il cluster è praticamente una classe di 65 persone con cui segui tutte le lezioni. E all'interno del cluster c'è il tuo gruppo di studio, formato da 6 persone, con cui porti avanti diversi progetti. I gruppi sono molto eterogenei al loro interno, nel mio ci sono 4 americani e una giappo che vengono da consulenza, investment banking, marketing, e uno pure dall'esercito.
Adesso siamo seguiti da ragazzi del secondo anno che stanno sempre con noi e fanno gli ebeti come animatori da villaggio turistico ma poi li senti parlare nelle occasioni ufficiali o quando chiedi loro qualcosa di serio e capisci che è un'altra musica...

Sono colpito ancora una volta dall'organizzazione pazzesca degli americani che riescono a stabilire tutto nei minimi dettagli, e con ottimi risultati. Lezioni, attività, conferenze, uscite, tante cose che a noi europei sembrano anche ridicole, ma poi ti rendi in conto che sono proprio bravi a far conoscere le persone e creare il gruppo.
Si comincia lenti il primo giorno, con discorsi in pompa magna e un po' di retorica, poi ti dividono in gruppi, ti fanno presentare, raccontare qualcosa di imbarazzante su di te (tipo aver fatto bere un amico alla sua festa di laurea a casa sua dopo aver detto ai suoi genitori la sera stessa che ormai siamo persone mature e certe cose non le facciamo più, grazie Michele...), si mangia assieme, si fa un caso di studio con un prof, c'è lo speaker che racconta qualcosa, si mangia di nuovo e sempre gratis, poi si è fatta sera e si va con il cluster in qualche locale, si beve un po', poi ci si sposta in un altro locale stavolta con tutti i cluster e si beve ancora, e alla fine anche se non vuoi conosci tantissime persone, e questo per ogni giorno per i dieci giorni di questa orientation e sempre cambiando zona alla sera. Una full immersion a Columbia e a NY, bellissima (spero non sia un lavaggio del cervello) ma un po' stancante: praticamente dura dalla colazione delle 8 di mattina fino a quando crolli la sera e prendi un taxi per tornare a casa..

Ieri abbiamo fatto una reception al Guggenheim sponsorizzata da Deutsche Bank, cioè il Guggenheim era chiuso al pubblico e dalle 6 alle 10 c'eravamo solo noi e un sacco di camerieri che servivano il buffet e roba da bere e si poteva girare liberamente dappertutto. Anche da queste cose, l'impressione è che Columbia sia veramente potente e immanicata qui a New York, speriamo bene che mi faccia trovare un buon lavoro dopo il master!

La gente mi piace, socievoli e apparentemente non esaltati, sia gli internazionali (tanti sudamericani, pochi europei) che gli americani, nonostante gli inevitabili problemi di lingua quando parlano tra loro o si discute in classe. Con gli italiani mi trovo bene ma per forza di cose non ci si frequenta molto, e mi va anche bene così sono forzato a parlare inglese. Molti internazionali sono in realtà in America da un sacco di anni e parlano benissimo.

Questo è un po' il quadro, per adesso, appena riesco scrivo qualcosaltro.
Spero che lì vada tutto bene, leggo sempre con grande piacere i vostri post sul blog!

3 commenti:

Alex ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Alex ha detto...

Cavolo! Ma dove lo danno questo film?

Ciao Fausto, ho letto tutto d'un fiato quello che hai scritto.
M'è parso per un attimo di essere anch'io la, in mezzo a tutte quelle cose da fare.
Complimenti! Cazzarolina... alla Columbia. Mica noccioline! Che invidia.

Mi raccomando, studia, impara, fa il bravo. Poi quando torni a farci visita in Italia ci insegni un sacco di cose. E vedi di conoscere quante più persone possibili va, perchè se l'hanno prossimo mi passasse per la testa di passare di la, mi devi portare nei posti più cool e farmi conoscere il più newyorkese dei newyorkesi.

Buon proseguimento Fausto. Torno a scriverti a partire dal primo di settembre.
Ora vado giù al caldo, in Puglia.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Ciao Fausto,
in bocca al lupo e spacca un po di ossa!!!

Hai già pensato quando andare a giocare a basket ad harlem?