18 agosto 2006

Ritorno alla realtà

E' con enorme tristezza che annuncio il mio ritorno all'ovile. La pecorella che si era smarrita tra le aride steppe russe è tornata in quel di Padova.
A breve inserirò altri post con foto e resoconti della vacanza. Che come al solito è stata entusiasmante.
Ovvio che le malelingue, le suocere e i pettegolotti che leggono questo blog vorranno numeri e cifre, misure e dettagli, foto e (pure) filmati, scalpi e russe in carne ed ossa.
Ma per fortuna il blog non è solo per queste persone: i dieci giorni sono stati un'avventura in un Paese estremamente povero (diciamo, a livello Messico) dove persino comunicare era un problema, superato con l'apprendimento quantomeno dell'alfabeto cirillico (per chi volesse ecco il link per rendersi conto della difficoltà) e di qualche strampalata parola russa visto che l'inglese non era per niente diffuso. Allo stesso tempo eravamo in un paese che si trova al centro degli influssi europei, russi, asiatici ed arabi (che sia questo il motivo di ragazze tanto belle?), dove ho potuto conoscere ragazzi afghani, israeliani, bielorussi e turchi. Gente normale che vive come noi. E poi quanto ti senti chiedere: "Ma voi due venite dalla Cecenia?", capisci che il mito dell'italiano è lontano anni luce, che fuori dall'Italia sei uno dei tanti.
Ed è questo il motivo della tristezza: quando sei all'estero, nessuno ti guarda per quello che dici di essere, nessuno ti giudica, tutti sono curiosi di scoprire chi sei e cosa fai. Magari anche in Italia è così e siamo noi troppo superficiali a fermarci alle sole apparenze. Sono sicuro che anche Marco, Silvia e Claudia che sono stati all'estero avranno esperienze simili e sarebbe bello sentirli.
E dire che quattro anni fa, quando viaggiai per la prima volta all'estero avevo idee drasticamente opposte. Ero convinto che l'Italia fosse al centro del mondo. Ora credo che il mondo giri benissimo anche senza Italia! Ah, grazie a Marco che nel luglio 2003 mi diede il giusto input!

(Ps. Per le ucraine, i ceceni sono bei ragazzi, quindi la domanda nascondeva un complimento! :-P)

Si diceva del ritorno all'ovile, a Padova, dove manca Fausto. Partito da pochi giorni, ma dal post di Sandra il vuoto che ha lasciato è decisamente profondo. Sono sicuro che via mail ci si sentirà, ma la nascita del blog è anche per evitare che tra noi e lui non ci siano solo delle fredde mail, ma un costante sentirsi e divertirsi a distanza di un oceano.

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