Buon pomeriggio
Visto che Nicolo' e' impegnatissimo e incazzatissimo nella attivita' di gestione del blog anche queste longitudini, vi comunico che sto provvedendo a scattare un sacco di foto.
Beh, certo, rompo un po' le scatole, ma lo faccio per portarvi il piu' possibile della nostra vacanza. Quindi pazientate. Presto vedrete e saprete tutto.
Fatti curiosi ne sono accaduti. E tanti. Se si sta sempre in giro, vigili e operativi come noi e' normale, ma sinceramente non saprei da dove cominciare. Per ora vi riporto la storia che mi ha piegato di piu' dalle risate. E' la storia di tre torinesi (sfigatissimi) giunti sin qui in macchina.
Mi hanno fermato di sera per strada con sguardi ancora sconvolti e stralunati chiedendomi come va e se riesco a divertirmi in citta'.
"Certo - ho risposto - perche' non dovrei?"
"ma a voi e' andato tutto bene?" fa il primo dei tre.
"certo. tutto bene. perche', a voi no?"
"ma vi siete sistemati bene?" insiste quello.
"certo: centrale, ottimo, comodo, serviti di tutto. Voi no?"
"no, noi no. Stiamo in una topaia di casa comune che abbiamo trovato qui per caso..."
"caspita... mi spiace".
"ci puoi aiutare? come facciamo a cambiare sistemazione?"
"prendete questo numero: e' l'agenzia degli appartemanti che abbiamo usato noi. La signora che risponde vi accomoda subito" chiudo io.
"ma il viaggio e' andato bene?" insistono tutti e tre tipi sconvolti.
"si, certo. Perche' voi no?"
"noi siamo stati sequestrati!" afferma uno con lo sguardo ancora bianco.
"Ma va la'!" sorrido io.
"Siamo stati sequestrati. Siamo venuti in macchina. Partiti da torino. Per entrare in Moldavia non ci hanno detto del problema..."
"Che problema?" chiedo io perplesso.
"Nessuno ci ha detto dello stato cuscineto tra Moldavia e Ucraina. Uno stato grande quanto il Lichenstain (scusate, non ricordo come si scriva...) in guerra"
"In guerra?"
"Si una guerra mai sopita. Voluta ancora dal KGB. Siamo stati fermati prima dai militari armati. In entrata. Abbiamo avuto paura avevano i mitra spiegati e puntati."
"..." ammutolisco. Penso stiano raccontando balle.
"Poi una volta dentro ci hanno detto che dovevamo pagare per avere un pass. Abbiamo pagato un sacco di soldi".
"Beh, se e' solo per quello..."
"No - interrompe un Torinese - ci hanno lasciato entrare ma non ci hanno dato niente. Dopo un po' ci ha fermato la polizia. Abbiamo dovuto pagare perche' non ci sequestrassero tutti gli oggetti trasportati. Li abbiamo convinti ma abbiamo pagato caro."
"Complimenti!" a quel punto io, quasi per ridere alla simpatica storiella.
"poi siamo ripartiti. Alla frontiera di uscita i militari, ancora vestiti con le vecchie casacche russo sovietiche e mitra sempre spiegato ci hanno fermati. Alcuni ci puntavano. Non ci volevano far uscire dal territorio: eravamo senza autorizzazione e visto. Siamo stati trattenuti ancora."
"Ma alla fine siete arrivati qui, no?"
"Certo, abbiamo pagato un sacco di soldi per avere un visto di uscita"
"Oooh, tutto bene quel che finisce bene..." anticio io.
"No".
"Come no?" insisto io.
"Poi ci siamo persi nella steppa" afferma triste il terzo torinese.
"Persi?"
"Si. Non abbiamo trovato indicazioni. Non ci sono segnali.
"Una mappa in macchina, no eh?"
"Abbiamo vagato per molte ora con la paura di rimanere senza benzina nelle lande. Ora siamo stanchi" concludono.
"Ascoltate, ragazzi, la prossima volta un bel volo, no eh?!"
"Vediamo. Per ora pensiamo a trovare un posto dove poter riposare decentemente. Sono giorni che non stiamo bene. Ti prego, sei sicuro che quel numero per gli appartamenti sia buono?"
"Tranquillo. E' buono, e' buono. Chiama e ti sistemano bene".
"Si. Ne abbiamo bisogno perche' presto dovremo partire"
"Partire? Per andare dove?"
"dobbiamo tornare indietro!"
"Auguri!" faccio io battendo la mano sulla fronte.
A quel punto arriva Nico che mi fa segno di andare. E che c'era molto da fare quella sera.
Morale della favola? Nessuna. Solo che un pizzico di internet e un passaggio all'aereoporto risolvono il 99% dei problemi seri di una vacanza.
Baci a tutti.
Alessandro
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